Onorevole Vincenzo Lo Giudice

Assessore Regionale per i Lavori Pubblici

Desidero ringraziare il Consiglio del Collegio per avermi invitato a questa cerimonia solenne. Oggi molti di voi fanno le nozze d’argento con la professione e altri si avviano verso le nozze d’oro.

Faccio mia la relazione di chi mi ha preceduto perché mi rendo conto, e lo dico senza demagogia ma con sostanza di sentimenti, che la vostra presenza sul nostro territorio è stata ed è particolarmente interessante.

Per chi non lo sa, io sono l’Assessore Regionale dei LL.PP. e non a caso, proprio l’altro ieri, affrontando in Assessorato il recepimento della 109 (della Merloni ter) e affrontando quella parte che riguarda gli incarichi professionali, ho detto, a chi mi sta aiutando e ai consulenti dell’Assessorato, che dobbiamo considerare con particolarità alcuni tipi di professionalità.

Per quanto riguarda gli ingegneri e gli architetti, ho detto di fare in modo che sia prevista la possibilità di accedere agli incarichi secondo le fasce di età, secondo la laurea e secondo i tempi di iscrizione all’albo; perché così come siamo andati avanti fino ad ora, un giovane ingegnere o un giovane architetto per poter accedere ad un incarico, anche con il bando o con la gara, deve aspettare tempi lunghissimi. Quindi è opportuno che per alcuni lavori e per alcuni incarichi si preveda la possibilità di far partecipare anche i giovani liberi professionisti.

Ho detto anche di dare uno sguardo particolare ad altre professionalità e, credetemi, non lo dico per accattivarmi le vostre simpatie, ma vi dico sinceramente che ho parlato anche dei geometri, per la vostra seria, preparata, consapevole presenza nel territorio.

Ed ecco perché non devo aggiungere altro: è sentita questa mia espressione, anche fisicamente con la mia presenza, perché avendo fatto per tantissimi anni l’Amministratore (sono stato sindaco della mia città, di Canicattì) con tanti di voi, con i quali tra l’altro ci sono rapporti affettuosi, cordiali, di tanti anni di amicizia, ho sempre avuto un rapporto serio e concreto, perché rappresentate la prima vera professionalità tecnica: quando gli ingegneri scarseggiavano voi facevate di tutto, facevate non solo gli agrimensori ma i geometri, gli architetti e gli ingegneri.

Ed ecco perché chi è stato 25 anni sulla breccia in prima linea e chi 35, ha veramente il dovere di fare le cose che ha detto il Presidente, non solo di prendere questa medaglia d’oro o d’argento, consapevole di averla meritata e di avere svolto un ruolo importante e significativo per la nostra società, per la nostra comunità, ma anche di avere ancora un altro ruolo: quello di prendere per mano i giovani Geometri e portarli avanti in modo che possano fare le belle, bellissime esperienze che avete fatto voi.

Grazie e tanti auguri a tutti.