On. Benedetto Adragna

Presidente della Commissione Legislativa Regionale per i Lavori Pubblici

     Io, intanto voglio ringraziare il Collegio dei Geometri della Provincia di Agrigento per questo invito, ma anche per questa occasione che mi si da per potere esprimere tutto il mio compiacimento a una categoria, a una, se mi consentite, professione il cui apprezzamento deriva, non solamente oggi per rivestire questo incarico istituzionale di Presidente della Commissione Legislativa dei LL.PP., ma perché nella mia storia di vita, per aver svolto funzioni nell’ambito del mondo sindacale [sono stato responsabile regionale anche ai vertici nazionali del sindacato delle costruzioni] e per questo, come dire, ancora di più conosco e quindi apprezzo il geometra; e vedere oggi tutta questa fascia generazionale che non è solamene, come dire, la medaglia che unisce, ma il sentirsi insieme, e ancora di più dopo le parole che ho sentito che vibravano per l’emozione per le parole dette, ma anche per un grande orgoglio che questa professione oggi ancora merita di avere ma soprattutto di rilanciare. Perché credo che ancora di più oggi, prendendo atto da una carenza legislativa che non facilità, che non agevola questo tipo percorso di professionalità, si debba ognuno responsabilmente per le proprie competenze, far di tutto affinché questa professione contenga ancora di più tutte quelle possibilità per essere ancora una vola messa in grande evidenza e quindi utile alla società in questo caso agrigentina. Badate bene, ci aspettano anni incredibili. Noi abbiamo una grande opportunità, una grande occasione e contemporaneamente una grande responsabilità: ormai sappiamo tutti, quando parliamo di agenda 2000, parliamo non solamente di miliardi che arrivano, non è solo quello il punto, perché oggi fugando tutti i dubbi, i miliardi arrivano davvero, le risorse ci sono, l’accredito delle risorse viene dato non dalla ripartizione per singole realtà territoriali o per singole realtà di regione o di qualsiasi altra composizione, no, l’arrivo delle risorse è dettato esclusivamente dalla progettualità di qualità e l’esercizio viene, a sua volta, poi, rilanciato attraverso il cantiere che va a realizzare tutti quelli passaggi che possono determinare viluppo, ricchezza, lavoro stabile non precario. Ecco questo circuito che viene a essere, come dire, l’elemento di fondo di cambiamento rispetto al modello che ieri c’era, che era invece quel circuito vizioso dove tanto si dovevano fare le cose per spendere i soldi e poi non innescare processi di sviluppo, oggi attiene ancora di più ad un esercizio che è quello di un professionalità mirata e contemporaneamente che sia soprattutto esercizio di professionalità legata esclusivamente alla qualità. Quello è il prodotto da cui poi deriva la possibilità di accedere alle risorse che in effetti ci sono. Questa provincia è destinataria di risorse incenti e abbiamo preso atto - e io parlando proprio con il presidente della regione e l’assessore ai LL.PP. - che già ha pronto un disegno di legge e che quindi non so se ha già superato la giunta, ma che comunque mi ritroverò in commissione e quindi faremo in modo che immediatamente dopo, e fin d’adesso questo è l’impegno che posso già prendere, in audizione sentiremo tutte quelle categoria che meglio potranno farci uscire un disegno di legge che approdi in aula e che quindi poi consegni un prodotto più ottimale possibile. Ma nello stesso tempo stiamo realizzando un percorso di norme di supporto per il POR (Programma Operativo Regionale) che dovrà contenere tutto quel recupero di legislazione, le cui carenze poco fa dicevo, che devono consentire la spesa di quelle risorse di cui dicevamo prima. Oggi noi abbiano un legislazione che per molti versi, non solo non è stata in grado di recuperare quello che già in Italia è stato realizzato in tal senso - dalla Merloni e così in tanta altra legislazione che già in tal senso opera in Italia, ma devo dire occorre indubbiamente, e questo entro il mese di maggio dobbiamo assolutamente recuperare, già arriva in commissione la prossima settimana e inizieremo anche qui l’audizione, per poter recuperare anche in tema di LL .PP. tutta quella normativa che ci consente di stare al passo con i tempi, sia per quanto riguarda le professioni sia per quanto riguarda le leggi sugli appalti e ogni quant’altro. Abbiamo un gran lavoro davanti a noi, io sono convinto , questa non è magari l’occasione per poterne parlare più compiutamente nel merito, ma poco fa con l’assessore ai LL.PP. un impegno mi è stato detto, io voglio ripeterlo a viva voce non so se tu lo hai detto, ma mi diceva che già la presentazione del D.L. con anche l’intervento delle professioni, delle categorie, dei sindacati di ogni quanto altro possa rendere un contributo che finalmente sia il più possibile esaustivo per determinare una posizione meno equivoca quale è quella attuale che abbiamo in questa legislazione carente, questo è un impegno che insieme a quello di una audizione ufficiale, secondo me può caratterizzare anche l’aspetto politico delle responsabilità di questa occasione che abbiamo. Io voglio fare a tutti voi a tutti coloro che con i suoi 35 anni e 25 anni oggi, come dire, colgono l’occasione di potersi fare intanto le congratulazioni con se stesso, sopravvivere a tutte le intemperie, non solamente della vita perché già quelle ci sono, ma a quelle di una professione difficile per molti versi anche ingrata, perché per qualche altro verso, mi diceva l’assessore poco fa di averne accennato qualche battuta che veniva fuori dall’intervento che mi ha preceduto, è una professione che alle volte quando merito c’è chi ha una professionalità più elevata che la coglie, rispetto a quello che quando invece non riesce a venire fuori con il massimo, le colpe gliele mettono sul groppone. Ed è una categoria che in effetti da troppo tempo questo a subito. L’ingegnere sicuramente rappresenta una professionalità alta, così come il geometra è il contributo di compendio assolutamente necessario. Vi racconto solo un episodio che, come dire, ho assistito in quest’ultimo periodo in ci è stato redatto il piano sanitario, sperando che non ci sia nessuna delle categorie di cui sto per parlare. Una delle battaglie più grosse che ci sono state è stata quella tra psichiatri e psicologi: perché gli psichiatri, come dire, ritengono, io dico anche legittimamente, di esercitare un tipo di professionalità alta che quindi meritano maggiore attenzione, maggiore riguardo, maggiore, mentre gli psicologi, come dire, come se fosse una categoria inferiore. E quì vi lascio immaginare, molto si era arenato su questa particolare situazione. Alla fine, ecco quando si riesce a ragionare a dare il giusto senso e la giusta misura, poi ci si accorge che l’uno integra l’altro: ci sono, come dire, sono processi in cui è vero che non tutti quelli che vanno dallo psichiatra si devono ritenere pazzi, però è anche vero che magari il lavoro dello psicologo è quello che aiuta lo psichiatra a comprendere meglio e a determinare alcuni passaggi. Secondo me non c’è grande differenza tra geometri e ingegneri, non per questo voglio dire che chi va dall’ingegnere è un pazzo, per carità. Auguri a tutti.